In questi tre appuntamenti musicali presentiamo le tre caratteristiche principali del suono : altezza, intensità e timbro. La prima lezione “il timbro” la potete trovare qui, la seconda lezione “l’altezza” la potete trovare qui. Passiamo ora a definire l’intensità del suono; questa componente è detta anche “volume” e tecnicamente dipende dall’ampiezza delle onde sonore (vibrazioni) che producono il determinato suono. Il volume percepito dipende anche dalla distanza che intercorre tra la sorgente sonora e il punto d’ascolto, quindi percepiremo col nostro udito un suono emesso con la stessa intensità con volume meno intenso se la fonte sonora è lontana, con un volume più intenso se la fonte sonora è più vicina a noi. In musica, il volume sonoro dell’esecuzione è denominato “dinamica” ed ha dei precisi simboli per l’esecuzione :
- pp corrisponde a pianissimo
- mp corrisponde a mezzopiano
- p corrisponde a piano
- mf corrisponde a mezzoforte
- f corrisponde a forte
- ff corrisponde a fortissimo
Passiamo ora a spiegare praticamente questo concetto ai nostri piccoli allievi con questi semplici esercizi e giochi sonori.
- Esercizio n.1 : Proponiamo un’atmosfera silenziosa, e cominciamo a spiegare sottovoce questa caratteristica del suono: l’intensità. Man mano, ripetendo “intensità, intensità, intensità” cominciamo ad alzare la voce, passando dal pianissimo al fortissimo e viceversa. Attraverso l’ascolto della voce dell’insegnante i bambini acquisiranno consapevolezza dell’intensità dell’emissione sonora della propria voce.
- Esercizio n.2 : Questo esercizio-gioco va eseguito dopo aver disposto gli allievi in due gruppi: un bambino del primo gruppo scandirà il suono del proprio nome ad un volume corrispondente al piano; il secondo lo dirà forte; il terzo, piano; il quarto forte e così via. Alterneremo l’esecuzione dei due gruppi, partendo dal “pianissimo” per arrivare al “fortissimo”.
- Esercizio n.3 : Lo stesso gioco proposto in precedenza dovrà eseguito con brevi melodie di note: per esempio, il primo gruppo intona “do,re,mi” pianissimo, il secondo gruppo risponde “do,re,mi” con una maggiore intensità, simulando prima il “piano”, poi il “forte”, fino ad arrivare al “fortissimo”
- Esercizio n.3 : Usiamo i battiti delle mani, dei piedi ed utilizziamo gli strumentini a percussione per eseguire semplici ritmi in cui proporremo dinamiche che simuleranno l’esecuzione dal piano al forte.
- Esercizio n.4 : Cominceremo ad educare l’orecchio musicale con un brano di musica classica in cui si distinguono chiaramente le dinamiche del brano e quindi le intensità dei vari suoni: ascoltiamo la primavera di vivaldi. Già nei primi movimenti della Primavera potremo udire l’oscillazione del forte e del piano, tesa a diversificare una stessa melodia, che si ripete a tratti cercando di suggerire le straordinarie immagini scenografiche che tutti conoscono… Vi consiglio di far disporre i bambini in cerchio ed ognuno si da mano. Durante l’ascolto del brano i bambini allargheranno il cerchio quando la melodia impenna verso il forte, lo restringeranno quando la musica scende al piano. Dopo un po’ di pratica il cerchio che si allarga e si stringe potrà essere trasformato in una vera esibizione con salti, corsette, piroette. Inutile sottolineare che vi occorrerà un certo spazio!
Buon lavoro !
maestro Alessandro