In questo breve articolo vi racconto la mia esperienza diretta a scuola primaria ed i vari aspetti organizzativi per la gestione del primo e del secondo ciclo, soprattutto per il laboratorio con lo strumentino musicale.
Sicuramente come me avrete già provato decine e decine di libri e metodi pre-confezionati per la scuola primaria… alcuni funzionano, altri no… alcuni sono troppo semplici e non specifici per lo strumento, altri non ti insegnano partendo da zero e danno molti argomenti “per scontato”, ma di scontato non hanno assolutamente niente… (continua…)
Anche se non si ha competenza specifica a livello di titoli, insegnare la “musica” a scuola primaria può risultare un’esperienza davvero entusiasmante! Se hai timore di non riuscire ricorda che “insegnare è imparare due volte” come disse Joseph Joubert.
La musica è tutto: la musica è vita, è arte, è sentimento, è emozione… viviamo costantemente in un mondo sonoro, che, con varie sfaccettature, ci fa ascoltare il gusto della vita… a volte dolce e melodiosa… a volte cupa e rumorosa…
Questa, secondo me, dovrebbe essere la premessa a qualsiasi discorso musicale… ascoltare, ascoltare… ed ascoltare… La nostra vita è fatta di onde sonore che, in maniera invisibile, si propagano nell’aria ed arrivano al nostro corpo, alle nostre orecchie, alla nostra anima… e ci trasmettono emozioni: allegria, gioia, relax ma anche rabbia o paura (come potrebbe essere un’esplosione o un semplice tuono!)
Molta importanza va dato al ritmo ed al movimento… Le onde sonore sono “in movimento” per definizione, altrimenti non si avrebbe nessun suono.. Ecco l’importanza di simulare e riproporre innanzitutto il mondo sonoro attraverso i battiti del proprio corpo ed attraverso l’utilizzo di semplici strumenti a percussione (legnetti, maracas, tamburi ecc ecc).
Nella fase successiva è fondamentale programmare un percorso pratico con lo strumento musicale che permetta di motivare i nostri piccoli allievi e soprattutto realizzare , anche nel piccolo, determinati obiettivi e competenze .
Nel primo ciclo l’approccio deve essere sicuramente molto semplice e “giocoso”, per divertirsi in maniera intelligente con note musicali.
Non a caso “in inglese -I PLAY – io gioco” .
Ecco che il metallofono può essere un valido strumentino didattico per avvicinare l’allievo al mondo delle note… ne esistono di molti tipi e modelli.
Personalmente utilizzo da molti anni il modello colorato della Gitre, esattamente il modello 740 per la classe prima (modello ad 8 note) oppure il 741 ad 11 note per tutto il primo ciclo (ed anche oltre) .
Anche se non ha le note “alterate” permette di realizzare moltissimi brani, economico, e soprattutto è semplicissimo da trasportare ed utilizzare dall’allievo per le sue ridotte dimensioni.
Nel secondo ciclo, a seconda dell’indirizzo programmato per la scuola media, abbiamo la scelta di continuare con lo strumento musicale metallofono oppure passare all’utilizzo del flauto dolce oppure metallofono cromatico (742).
In questo caso l’approccio deve iniziare dall’impostazione delle note più semplici da suonare al flauto (SI – DO – RE) per poi passare man mano alle note più difficili da eseguire in base alla chiusura dei vari fori del flauto.
Allora, tu come ti organizzerai durante quest’anno scolastico? Raccontami la tua esperienza con un commento qui sotto 🙂
Buon lavoro
maestro Alessandro Di Millo
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