Educare alla musica significa principalmente educare all’ascolto delle sorgenti sonore, le quali producendo vibrazioni si propagano nell’aria e vengono captate dal nostro corpo, dal nostro udito.
Con la nostra fantasia proviamo ad associare i vari colori con un determinato suono, o rumore. Solitamente mi piace far associare colori chiari a suoni armoniosi, colori forti a suoni intensi e colori scuri a rumori fastidiosi. Ovviamente prima di far tutto ciò dobbiamo costruire la giusta atmosfera immaginando di costruire l’ambiente sonoro (bianco ! ) dove far vibrare i giusti suoni.
Questo ambiente deve essere assolutamente silenzioso, infranto esclusivamente dalle nostre onde colorate che vibrano propagandosi nell’aria in maniera ordinata (per i suoni) o confusa, disordinata e fastidiosa (per i rumori).
Ora proponiamo di ascoltare i suoni ed i rumori prodotti dai vari ambienti sonori: in primo luogo ascoltiamo nel cortile della scuola, nell’aula, nel corridoio.
Successivamente passiamo ad ascoltare le fonti sonore della campagna, del mare, del bosco, della fattoria, della fabbrica, della casa:
- Sono suoni o rumori?
- Hanno onde ordinate o disordinate e fastidiose?
- Ed infine di quale colore le immaginate?
Questo semplice esercizio contribuirà all’educazione dell’orecchio musicale, partendo innanzitutto dal silenzio che presenta la giusta atmosfera di lavoro.
Nella fase successiva il silenzio creato per presentazione della giusta atmosfera di lavoro verrà trasformato in silenzio musicale “PAUSA”.
Come succede nella durata dei suoni, allo stesso modo anche le pause musicali avranno una loro precisa durata; scopriremo che all’interno delle nostre piccole esecuzioni ci saranno dei momenti di PAUSA (silenzio) in cui semplicemente si aspetta contando a mente i battiti o pulsazioni del ritmo e dei momenti in cui si esegue una melodia o ritmo assegnato.
Un utile esercizio è quello di fare contare ai bambini a mente fino a 4; ad occhi chiusi è ancor più coinvolgente ed ovviamente…. in silenzio!!! Successivamente eseguiamo con il battito delle mani un breve e semplice ritmo da quattro battiti: “quattro pulsazioni” si battono con le mani e le successive quattro pulsazioni si contano a mente, quindi senza battiti delle mani, in silenzio.
Applicate varianti al gioco, magari anche movimenti e battiti del corpo, non utilizzando esclusivamente il battito delle mani; e ricordate sempre, fra un battuta e l’altra, di inserire il silenzio, una PAUSA , appunto .
Nella notazione musicale le pause vengono rappresentante con i seguenti simboli:
- pausa da 4 : un rettangolino colorato disegnato sotto la quarta riga del pentagramma
- pausa da 2 : un rettangolino colorata sopra la terza riga del pentagramma
- pausa da 1 : “una zeta affusolata con sotto una c” posta nella parte centrale del pentagramma
maestro Alessandro Di Millo
materiale tratto dalla piattaforma >>>QUADERNI OPERATIVI MUSICA A SCUOLA