LE CARATTERISTICHE DEL SUONO: LA DURATA, L’INTENSITÀ, L’ALTEZZA, IL TIMBRO

In questo articolo trovi la sintesi con una serie di esercizi pratici per raffigurare ed interpretare tutte le caratteristiche dei suoni.

1) I PARAMETRI DEL SUONO SUONO LA DURATA, L’INTENSITÀ, L’ALTEZZA, IL TIMBRO

a) LA DURATA
La durata del suono.
– Ascoltare ad occhi chiusi il suono di un triangolo; riaprire gli occhi solo quando non è più possibile sentire il suono.
– Descrivere con una linea tracciata su un foglio o alla lavagna la durata dei suoni ascoltati.
– Trovare movimenti adatti per descrivere i suoni ascoltati.
– In palestra, partendo da una linea, camminare finché è possibile percepire il suono di uno strumento.
• Introduzione dei termini lungo/corto (o lento/veloce quando si tratta di più suoni in successione).
La stessa attività può essere svolta con altri strumenti, con caratteristiche diverse (suoni lunghi e suoni brevi); i suoni possono essere confrontati ed eventualmente ordinati in successione.

b) L’INTENSITA’
– Il docente canta o produce suoni di diversa intensità (piano o forte); i bambini devono stabilire,
confrontando i suoni, qual è il più forte o il più debole.
– Suonare con il pianoforte accordi di intensità diversa. I bambini devono camminare variando, a seconda dell’intensità degli accordi, la “pesantezza” della camminata.
– Attività dove, a una determinata intensità del suono, corrisponde un movimento diverso o una
risposta diversa.
Questo gioco può essere variato utilizzando diversi colori o segni grafici (linee sottili e linee grosse) diversi.

c) L’ALTEZZA
Produrre con uno strumento suoni molto bassi e suoni molto alti. I bambini determinano la differenza
tra i suoni.
Introduzione dei termini alto/basso (o acuto/grave)
– Tutta la classe intona un suono (es. sol sulla seconda riga); il docente interrompe con un segnale
il suono e ne intona un altro (più alto o più basso). I bambini alzano le braccia se il suono è più
acuto e si accovacciano se è più grave.
Questo gioco può essere abbinato con un lavoro sulle diverse voci dei compagni: “perché ascoltandoci ci riconosciamo?”.
– I bambini ricevono tre cartoncini raffiguranti tre simboli: una freccia che sale, una freccia che
scende e una linea orizzontale. Il docente suona due note e i bambini devono alzare il cartoncino corrispondente al movimento dei suoni.

MUSICA MAESTRO!
Questo gioco può essere svolto anche con successioni di più suoni e/o utilizzando dei cartoncini
di diverso colore.
– Utilizzando una serie di bottiglie uguali è possibile, utilizzando quantità di acqua diverse, costruire un bottigliofono da utilizzare con i bambini per varie attività o giochi sui suoni della scala.

E’ possibile “costruire” la scala musicale disponendo una bottiglia dopo l’altra e osservando il
rapporto tra quantità di liquido contenuto nella bottiglia e altezza del suono prodotto.

d) Il timbro
Ascoltare la registrazione dello stesso motivo suonato con strumenti diversi (es. pianoforte, flauto, violino e tromba). I bambini provano a ripetere cantando lo stesso motivo. Attraverso una discussione il docente porta gli allievi a dare una definizione di timbro inteso come “voce” di uno strumento, “colore” di un suono.
– Questo gioco può essere abbinato ad un lavoro sulle diverse voci dei compagni: “perché ascoltandoci ci riconosciamo?”
Ascoltare la voce di alcuni strumentini; mentre tutti chiudono gli occhi il docente ne suona uno.
Gli allievi indicheranno lo strumento utilizzato.
Cercare di definire le caratteristiche timbriche di alcuni strumenti musicali con degli aggettivi (timbro scuro, pesante, aspro, frizzante, cupo….).

Suoni d’acqua
– Ascoltiamo una serie di registrazioni di rumori legati all’acqua (ruscello, fiume, lago, risacca
marina, pioggia, rubinetto che gocciola…) e cerchiamo di individuarne le fonti.
– Il docente propone una serie di registrazioni di rumori di acqua (ruscello, fiume, lago, risacca
marina, pioggia, rubinetto che gocciola…). Gli allievi devono cercare di individuare la fonte
sonora.
– Allestiamo, mediante una serie di disegni, una “mappa sonora” che rappresenti le varie situazioni e i diversi ambienti.

Dopo la discussione, una volta individuate le fonti sonore, viene allestita una mappa sonora che
servirà a ricordare il percorso: i bambini disegnano le varie situazioni.

Cerchiamo di trovare il modo di riprodurre i vari suoni ascoltati. In un secondo momento l’insegnante stimola i bambini a riprodurre i suoni:

– con la voce;
– con oggetti di fortuna (vari tipi di carte, foglie secche, rametti, bicchieri di plastica riempiti
– con materiale vario) o con gli strumentini dell’orchestra infantile;
– graficamente (codificazione).

Sono stati brani i vostri piccoli allievi? Raccontatemi com’è andata!

maestro Alessandro Di Millo

Suoniamo con i metodi didattici NOTE A COLORI  con >>> NOTE A COLORI, scopri di più  qui

Un pensiero su “LE CARATTERISTICHE DEL SUONO: LA DURATA, L’INTENSITÀ, L’ALTEZZA, IL TIMBRO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *