Ascoltiamo ed analizziamo l’estate di Vivaldi

Le Quattro Stagioni di Vivaldi sono il Poema in musica della Natura.

Ciascun concerto delle Quattro stagioni si divide in tre movimenti, dei quali due, il primo e il terzo, sono in tempo di Allegro o Presto, mentre quello intermedio è caratterizzato da un tempo di Adagio o Largo, secondo uno schema che Vivaldi ha adottato per la maggior parte dei suoi concerti. Ogni concerto si riferisce a una delle quattro stagioni: la Primaveral’Estatel’Autunno e l’Inverno.

L’organico di tutte le partiture consta di: violino solista, quartetto d’archi (violino primo e secondo, viola, violoncello) e basso continuo (clavicembalo, positivo, arciliuto).

L’estate –  Concerto Nº 2 in Sol minore, opera 8, RV 315

I. Allegro non molto (in Sol minore)
II. Adagio e piano – Presto e forte (in Sol minore)
III. Presto (in Sol minore)

Per i suoi toni accesi e violenti, questo concerto riflette con maggiore efficacia rispetto agli altri la carica esplosiva della stagione. La tempesta viene descritta passo passo nella sua manifestazione al pastore: dapprima si avvicina da lontano nella calura estiva (allegro non molto – allegro), quindi il pastore che si spaventa per l’improvviso temporale (adagio) e infine la virulenza sprigionata dalla tempesta in azione (presto).

L’ascoltatore vive sensazioni ed emozioni  coinvolgenti ed esaltanti, rese tali da una scrittura musicale che porta ad immagini quasi visibili.

 

 

Buon ascolto e buon divertimento con la musica a scuola

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maestro Alessandro Di Millo

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